Ho sognato un fiore

Performance butoh ispirata a L’azzurro del cielo di Georges Bataille

La performance è sulla folle leggerezza dell’essere umano. Dirty vive ogni istante come fosse l’ultimo. Vive il momento presente come unico reale, senza passato né futuro. La folle leggerezza della vita.

Nel mio cuore idiota, l’idiozia canta a gola spiegata   G. Bataille

Esseri

Performance butoh ispirata a “I Cenci” di Antonin Artaud

“La cosa più incredibile è che da quella prigione che è la vita, vi siate potuto aspettare qualcosa d’altro che torture

A. Artaud

La performance è sull’inevitabilità del male, sulla superfluità e falsità smascherata di qualunque coscienza. Non ci sono innocenti come forse non ci sono colpevoli. Beatrice Cenci con il suo gesto va contro la morale corrente; la sua è una rivolta contro l’aristocrazia arrogante e il conformismo.

I personaggi non sono uomini ma esseri, che sono ciascuno come grandi forze incarnate, a cui resta d’umano quel tanto che basta a renderli plausibili dal punto di vista psicologico”    Antonin Artaud.

Limits (Limiti)

Corpo. Corpo che esprime la vita. Corpo vivente, ingrandito a un limite insopportabile. Per spezzare le catene sociali. Per guadagnare terreno nella vita reale. Terra Incognita. Esplosione di un potere sconosciuto. Paura. Impostate la tigre nel vostro corpo libero e scoprirete il luogo della vostra nascita reale. Ground Zero. Tremante, vibrante di vita. Una foglia nel vento, fluttuazione di particelle nello spazio. Morte e vita, uomo e donna, animale-umano, vegetale-pietra. I limiti scompaiono, si dissolvono, emergono di nuovo … il corpo diventa limite. Nel mezzo.

Idea del progetto:

LIMITI unisce danzatori e musicisti provenienti da diversi paesi d’Europa. Il progetto si basa sulla Butohdance, emersa in Giappone negli anni ‘60. Oggi il Butoh è conosciuto in tutto il mondo.

Ogni anno ha luogo almeno un’incontro di una settimana

E ‘un progetto nomade, che supera i confini nazionali

Ogni incontro è costituito da un workshop e da spettacoli pubblici

Un piccolo gruppo di performers è promotore del progetto e responsabile per l’organizzazione ( workshop / location degli spettacoli / alloggi)

Il workshop è rivolto a coloro che desiderano esplorare i propri limiti, sia fisicamente che psichicamente. Questo campo di ricerca apre degli spazi che invitano ad un viaggio interiore.

I danzatori e i musicisti sono liberi nelle proprie interpretazioni. Le immagini dei sogni e dell’inconscio sono espressi. Gli attori sono sul limite tra la percezione interna ed esterna. E’ un viaggio verso una terra sconosciuta, durante il quale è prodotta l’immagine complessa ed emozionale.

Un’immagine libera ed assurda portata avanti dalla responsabilità di tutti.

I performers abbandonano il loro corpo sociale ed entrano in una zona senza tabù. Così offrono al pubblico la possibilità di percepire se stessi in un modo nuovo e di cadere in un’altra zona del tempo. Diventa uno scambio reciproco tra performers e pubblico, tra me e voi, tra questo momento e quel tempo.

Limiti ha avuto luogo a Basilea (Svizzera) ad ottobre 2008 e a settembre 2009. Ad agosto 2010 ha avuto luogo a San Pietroburgo.

Possibili destinazioni: Roma, Monaco di Baviera

Partecipanti 2008: Irena Kulka, Sten Férel, Flavia Ghisalberti, Ezio Tangini, Frank Heierli

Partecipanti 2009: Irena Kulka, Sten Férel, Flavia Ghisalberti, Ezio Tangini, Frank Heierli, Giorgio Ricci, Natalia Zhestovskaya, Grigory Glazunov, Petra Vogt, Christian e Veronica Stubner

Partecipanti 2010: Flavia Ghisalberti, Ezio Tangini, Petra Vogt, Natalia Zhestovskaya, Grigory Glazunov, odd-dance family

Down – a (Vai giù)

Performance butoh sulla diversità, ispirata a I due nobili congiunti di William Shakespeare.

il non essere uguali agli altri sarebbe rendersi estranei, e l’esserlo, rendersi mostri

W. Shakespeare

La performance è sulla diversità e sulla colpa, sul colpevole animo umano. Ogni personaggio è a suo modo un diverso e in quanto tale colpevole. La diversità e la follia sono atti di rivolta in una società omologata, intollerante e repressiva.

Down-a, down-a (vai giù, vai giù) è un ritornello composto da un madrigalista italiano.

Something In Between (Qualcosa fra)

Performance butoh ispirata all’Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam.

“Quando l’animo, infrangendo i ceppi che lo legano, tenta di rivendicare la sua libertà e medita quella che all’incirca è una fuga dal carcere corporeo, allora si suole chiamarlo insano e folle.

Basta che l’anima mediti di andarsene lontano dal corpo e non voglia più servirsi normalmente dei suoi organi, perché si possa con ragione affermare che si tratta d’uno stato di pazzia”.

Erasmo da Rotterdam

Lo sviluppo dello spettacolo darà corpo alla interazione di immagini indistinte legate da un filo rosso emozionale e intende smuovere le coscienze e indirizzare la sensibilità del pubblico verso quella parte di umanità negata.

Il dinamismo interno dello spettacolo farà sì che lo spettatore venga messo in diretta relazione con le sue angosce più profonde e le sue ossessioni.

La performance “Qualcosa fra – Something in between” è stata concepita in virtù della consapevolezza della suggestiva storia legata alla memoria degli ospedali psichiatrici, del recupero del patrimonio fatto di sofferenza e disagio ma anche di presa di coscienza delle dinamiche dell’internamento.