Post sul Forum del Festival; Venerdì 5 Agosto 2005

Un’intensa performance

Il titolo di questo spettacolo promette qualcosa tra teatro e danza, tra Convenzione e l’insolito. Effettivamente offre qualcosa tra comprensione e l’esperienza.

Si tratta di uno spettacolo appassionante, che inizia con un lungo periodo in cui assolutamente non accade nulla. Forse quattro linee sono pronunciate nell’intero spettacolo, e i movimenti dei danzatori/attori sono intenzionali, lenti e controllati con precisione. Sembrerebbe disperatamente noioso per una produzione di 60 minuti, ma non lo è mai. In realtà, qualsiasi parte che potrebbe diventare noiosa si trasforma semplicemente in un’opportunità per la mente di vagare – verso preoccupazioni mondane o pensieri creativi ispirati dallo spettacolo. Menti che divagano sono un bacio della morte per la maggior parte del teatro, ma è qui è una parte concreta dell’esperienza.

Ed esperienza è principalmente quello che offre questo spettacolo. Una misteriosa ed estasiante sonorità permea l’intera performance, e alcune innovative e perfino aggressive illuminazioni danno allo spettacolo un senso surreale. I danzatori sono molto capaci e certamente innovativi – è immediatamente evidente che grandi parti di questo spettacolo sono state realizzate al momento della loro introduzione al teatro Spriet. Alcuni momenti sono molto duri – sia per gli interpreti che per il pubblico – ma quei momenti rimangono tuttavia accattivanti, malgrado il trauma. E’ perfettamente possibile proiettare una storia su quello che vedrete … o dimenticare la storia e concentrarsi sulle emozioni e le sensazioni che la produzione evoca, cioè il mistero, la suspense e la meraviglia.

Uno dei miei primi pensieri su Something In Between è che non è destinato ad essere capito, ma ho capito presto che non era giusto. E’ comprensibile – ed in modo diverso – a tutti coloro che lo vedono. Può però non essere spiegato. In entrambi i casi, vale sicuramente la pena di provare.